Un articolo su IL GIORNALE di Stefano Lorenzetto mi è piaciuto tanto e mi ha anche commosso ,a me gli anziani fanno stringere il cuore spesso.
Non siamo solo corpo ma un insieme di sentimenti e spirito, la medicina cura il corpo ma non la psiche, il Dott. Claudio Alberto Munari non la pensa così e ha deciso di sperimentare la psicodanzaterapia tra i suoi pazienti con risultati sorprendenti!
Ciò è frutto di grande empatia, se a possederla è un medico, rappresenta un gran valore aggiunto.
Persone come questo medico, sono angeli o eroi che perseguono il loro credo, contro il pensiero standardizzato che vuole i vecchi solo un peso per la società.
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bello questo articolo,io faccio assistenza agli anziani...e vedo ogni giorno il loro sorriso e la gioia di vivere ancora...mi vogliono molto bene e quando mi vedono gli brilla gli occhi!!
RispondiEliminaUna tenerezza infinita!!!!......................
RispondiEliminaTra una seggiola, una stoffina , qualche bella casetta, è bello parlare anche del mondo che ci circonda..Brava Sabri per il tuo pregevole lavoro,Francy lo so che hai anche tu un cuore di panna..
RispondiEliminaBaci Ciao Nik
Gli anziani prima erano una ricchezza per la società, in quanto dotati di saggezza e di esperienza accumulata nel corso degli anni, e pertanto amati e rispettati. Invece al giorno d'oggi sono solo considerati un fardello inutile e scomodo e pertanto abbandonati a loro stessi. Che tristezza, ma per fortuna ogni tanti c'è un'isola felice!!!
RispondiEliminaBaci Annamaria
Cara Nicoletta, seguo sempre il tuo blog. Conosco molto bene il tal dottor Munari anche perchè ho lavorato con lui e ti posso assicurare che degli anziani non gliene importa proprio nulla. Il suo più grande interesse è apparire e far parlare di sè. Scusa lo sfogo ma non sono proprio riuscita a trattenermi, CREDIMI non è per niente un angelo ma una persona che sa usare bene le parole.
RispondiEliminaUn saluto. Caterina
Ciao Caterina e grazie per essere intervenuta, quello che hai detto mi fa dispiacere perchè leggendo l'articolo e non conoscendolo da vicino mi era parso di poter credere che ci fosse ogni tanto , in questo macello di mondo, una persona buona. Pare purtroppo di no.
RispondiEliminaPerò mi piace e mi stupisce che anche persone non iscritte qui, mi leggano ! e pure spesso! , Wow è bello.
Cara Caterina intervieni sempre liberamente, buon fine settimana, io il sabato lavoro purtroppo :((( ciao Nicoletta.
Grazie Nicoletta di aver dato credito al mio commento. Solitamente non amo essere polemica tranne quando mi "ribolle veramente il sangue"! Comunque, non dispiacerti, le persone buone esistono e non hanno bisogno di sfoggiare importanti conoscenze o grandi teorie perchè possiedono un grande dono: si chiama Amore e per sua natura agisce sempre in un dignitoso silenzio.
RispondiEliminaIl tuo blog è per me un appuntamento fisso: lo trovo molto rilassante!!
Buona domenica...Caterina
mi ha fatto male leggere l'intervento di Caterina sul Dr. Munari.Io lo ho conosciuto in vacanza perchè andiamo nello stesso posto da anni e posso assicurarti che quando sono andata a trovarlo nel giardino di casa sua, era circondato da vecchiette che lui accudiva amorevolmente e non solo misurandogli la pressione o ordinando qualche pastiglia , ma mettendo tutto se stesso per farle ridere ed allettarle.Lo ho visto scimmiottare il ballo sulle punte " e loro ridevano come pazze", l'ho sentito raccontargli aneddoti scherzosi " e loro ridevano come pazze" il mio parere è che una madre od una amica che ha un figlio od un amico così sia non solo stata baciata dalla fortuna ma abbia avuto un dono dal buon Dio.
RispondiEliminaE' altresì uomo rigoroso se vede oltraggiati i diritti degli anziani e per loro si batte sino alla fine......avercene tanti altri medici così
Paola
Ho guardato la foto del Dr. Munari,ha un sorriso aperto e ti guarda dritto negli occhi....A me ha espresso serenità ed allegria...
RispondiEliminaIo sono stata ricoverata in ospedale e quello che più mi faceva soffrire era l'ermetismo del volto dei medici...non credo sia giusto che in un momento così doloroso ed ansioso com'è un ricovero,l'ammalato debba cambiare posizione umana e invece che essere accolto nella sua fragilità del momento debba (anche se per sua natura aveva un carattere espansivo o generoso) divenir burocrate, per sostenere lo snaturamento che il medico-uomo (amato, tradito,con il mutuo che gli scade....)gli propone con lo svuotamento che il camice bianco segnala...
Vorrei un medico colorato, con camice rosso, verde, viola,,,,
Che ne pensate?
Non è tanto il colore del camice,anche se certamente un ambiente colorato stimola molto più di uno spento, ma dalla luce dell'amore per le persone e per il proprio lavoro che i medici dovrebbero avere. Si sono persi i legami amicali, cominciando dal medico di famiglia, che una volta sapeva tutto di te, conosceva i tuoi nonni,ti seguiva per una vita...ora è tutto veloce, fagocitato dal numero eccessivo di pazienti,visite, carte,burocrazia come dici tu...Tutto è diventato piu' complicato e cervellotico, basta dirti che solo dopo 10 anni che ho questo medico, ora si ricorda il mio nome e cognome perchè in questo periodo lo sto vedendo più spesso. La cosa che più mi preoccupa però in verità è che il camice bianco che ho davanti sia un serio professionista e non un palancaio, poi posso anche accettare che abbia un carattere burbero ( anche se contrasta con questa professione) ma sapere che mi sta curando nel modo adeguato. Ahimè invece , dei medici di oggi nutro sempre il sospetto della loro incapacità,superficialità, svogliatezza....
RispondiEliminaIo non conosco il Dott. Munari,mi è piaciuto riportare un articolo che lo riguardava perchè di persone attente ce n'e' tanto bisogno , dal lato umano e medico.Forse con i colleghi o collaboratori tiene un altro atteggiamento,rispetto ai malati, questo non lo posso sapere. Certo è che quando mi trovo davanti un medico, vorrei che avesse un volto accogliente,fosse comprensivo, rispettoso e competente.
Grazie dei vostri commenti..mi piace dibattere.
Buon fine settimana a tutti, Nicoletta