sabato 16 ottobre 2010

Molto utile a chi beve latte !

Ho ricevuto questo articolo utile a chi consuma latte conservato nel tetrapak, io personalmente lo prendo solo in bottiglia e di alta qualità visto che non ne consumo molto ma più gente saprà leggere le etichette alimentari e meno disturbi o allergie ci attanaglieranno la salute !!

Il latte scaduto non venduto viene mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può effettuare di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato. Questo processo PER LEGGE può essere effettuato fino a 5 VOLTE. ( !!!)
Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato effettuato il processo, e in effetti lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte?
Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini   
Ci sono dei numeri 12345. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte.
ES: 12 45 manca il “tre”: scaduto e ribollito 3 volte.
Ma non finisce qui, perché  in uno scatola da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri. Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento ma non lo vedrete scritto su tutte le confezioni ( trovo questo sia scorrettissimo). In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando di fatto il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze siamo noi che ( ottimisticamente) di fatto beviamo acqua sporca.

 
Consumate cose di qualità, meno ma "pulito", frequentate di più, per quanto il portafoglio vi consente i negozi Bio, so bene anche io che sono molto costosi ma la grande distribuzione ci avvelena!
 Unica possibilità di scelta è : decidere di spendere i soldi dove meglio crediamo, smettiamola di riempire i carrelli come fosse la vigilia di una guerra mondiale, andiamo a fare la spesa piu' spesso, con la sporta riciclabile e prendendo al supermercato solo le merci non deperibili, usufruendo delle promozioni quando ci sono, facendone un pò scorta, ma il cibo che ingeriamo....ricordatevi sempre che lascia traccia nel nostro organismo! 
Vogliamoci bene, 
disertiamo le attività di chi minaccia la nostra salute, per quanto possibile.

15 commenti:

  1. tu grandissima,e molto utile il tuo post!

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  2. Pimpinella sei una grande! Non lo sapevo... siamo veramente circondati dallo schifo!

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  3. ....ciao pimpi, è tutto vero. Non molto tempo fà è stata trasmessa la solita puntata di Report specifica sul latte; si evidenziavano alcune cose, compresi i vari processi "legittimi" a cui può essere sottoposto il latte. Mi prendo dello spazio sul tuo blog per evidenziare però una faccia di questo problema dalla parte di noi consumatori; la mia famiglia prende latte vaccino direttamente in una fattoria che si dedica all'agricoltura e all'allevamento solo ad uso familiare o quasi da dopo la guerra; tutti i suoi componenti, dai bisnonni alle nipoti, si dedicano a questo settore; inutile specificare che siamo amici di famiglia.....queste persone, che hanno anche inaugurato una vendita diretta, non riescono a vendere il loro latte perchè le persone della provincia non lo comprano.
    Perchè non è buono il latte malgrado costi 1 euro a bottiglia, quindi conviene anche?
    Nooooo! Perchè è più comodo andare al supermercato piuttosto che fermarsi alla macchinetta distributrice,,,perchè che noia farlo bollire, quando invece non servirebbe dato che le analisi vengono fatte e testimoniate una volta al mese!..... Per pigrizia!!!
    commenti?

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  4. ....scusa pimpi ma alcuni argomenti (e quanti!!!) mi mandano in bestia!!

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  5. Ciao Pimpinellina mia, ma cosa mangiamo in questo mondo?
    Buon fine settimana!
    Silvia

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  6. Interessantissimo il tuo post....hai perfettamente ragione,si và a fare la spesa nei grandi magazzini e quasi sempre di fretta e ci dimentichiamo facilmente di controllare le etichette,anche se,come nel caso del latte di cui parli,se non si conosce il significato di certe sigle o numeri il solo fatto di leggere l'etichetta non serve a niente!Dovremmo far girare più spesso queste notizie nei vari blog!!

    Grazie di averlo segnalato.....ho imparato una cosa in più....
    A presto...Sonia

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  7. Chi sa quali e quante altre schifezze ingeriamo ignari di tutto!
    Serena domenica
    Francy

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  8. Ciao Pimpi grazie dell'informazione, guardero' d'ora in avanti, bisogna avere 100 occhi, che mondo, sempre peggio, dobbiamo difenderci, essere informati aiuta, bacioni buon inizio settimana rosa

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  9. Per fortuna è solo una bufala che gira da qualche tempo in Internet. :-)))
    http://xpress.ilcannocchiale.it/2010/10/17/la_truffa_legale_del_latte_rib.html

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  10. Complimenti per la dritta. Ti consiglio di continuare con queste "pillole per la buona salute". Esempio, la questione delle bottiglie di plastica e il bisfenolo A (BPA) che causa tumori, danni al sistema nervoso, endocrino e riproduttivo; al dentifricio pieno di fluoro, una sostanza altamente tossica, che danneggia cervello, ossa e denti!!
    Insomma un mondo pieno di veleni. Se sei interessata a mangiar bene ti consiglio questo negozio:
    http://www.naturasi.eu/nqcontent.cfm?a_id=1
    E' vero che la roba bio costa un pochino di più, ma avendo tutte le proprietà nutritive che vengono eliminate attraverso i processi raffinati, non solo si sta meglio ma si mangia di meno. E il pane poi! Dura 4 giorni ed è buonissimo, non quella cosa di gomma che se la mangi ti soggiorna nello stomaco per un tempo indefinito! Insomma convertitevi al bio, mangiate cereali, frutta e verdura a quantità e il medico lo vedrete con il cannocchiale. Comunque ancora complimenti...un blog che per una volta, in maniera sintetica ed efficacie, unisce l'utile al dilettevole!
    Un saluto

    vegana 85

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  11. ...Anche se:

    "il Codacons del Piemonte comunica che:
    La pastorizzazione del latte scaduto, con relativa conta numerica sul fondo del cartone è notizia assolutamente falsa e la notizia tende a creare ingiustificati allarmismi con finalità che ignoriamo.
    La pastorizzazione del latte scaduto è un atto illecito e nessun produttore di latte è autorizzato a tale pratica. Il numero stampato sul fondo della confezione del latte ( il Tetrapak ) non è altro che il numero della bobina che ha stampato la medesima."

    Comunque informarsi su ciò che si mangia è fondamentale...magari con un po' più di attenzione :)

    vegana 85

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  12. Se è una bufala, allora meglio per tutti noi.... non ho il tempo di approfondire e verificare le notizie,d'altronde questo blog l'ho detto non è una testata giornalistica ma solo uno spazio che mi assomigli. Ricordo ancora quelle immagini in tv di formaggi scaduti con muffa etc che venivano ripastorizzati e rimessi in circolazione sugli scaffali con nuove date di scadenza...non mi fido di certi prodotti, tutto qua e scrivo come una semplice casalinga,come una persona che appresa una notizia ne parla con le amiche per capire il loro pensiero. Cmq se è una delle tante bugie che circolano in rete,mi stupisce che , come dice FastiFloreali ne abbia parlato anche la Gabanelli a Report,che stimo per la correttezza . Un bacio a tutte Nik

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  13. Mi riaggancio ai precedenti commenti.
    La trasmissione della Gabbanelli è di qualche tempo fà ed analizzazva tutto il processo intorno al latte, cioè il percorso del latte dalla zona di produzione fino alla vendita, compreso quindi il confezionamento e l'ostico argomento delle quote lattee.
    La questione della etichettatura, dubbiosa e complessa, gira su internet almeno dal 2007 ed è stata smentita dal codacons.
    Ricordo comunque che la legge italiana obbliga a specificare tutta la filiera del latte, dalla produzione fino all'inscatolamento soltanto sul latte fresco. inoltre il latte fresco non viene importato, il latte a lunga conservazione si; quindi, in merito alle famigerate quote, noi importiamo circa il 40% del nostro fabbisogno di latte dall'Europa e oltre. Il problema della slubrità del prodotto non si pone tanto per i nordici paesi europei quanto per altri paesi che stanno emergendo. La questione non si pone per il latte fresco come dicevo e per il latte venduto/autorizzato direttamente in stalla. In questo caso esistono tre diverse fasce di anali che vengono condotte dalle Asl: di primo livello ogni 6 mesi, di secondo livello pe rle propietà organolettiche, di terzo, per la presenza di antibiotici ogni giorno. Le aziende produttrici, soprattutto le familiari, non hanno nessun interesse a modificare/contraffare il proprio latte, dato che le multe sono salatissime, e le condizioni di guadagno in cui si trovano non sono le migliori, quindi.....
    il latte alunga conservazione, importato non ha l'obbligatorietà della specifica in etichetta se non il luogo di confezionamento. Secondo gli esperti questo è sufficiente per i controlli sanitari.
    Altri argomenti a corollario:
    le etichette "sono leggibili" a patto di ricercare in anteprima, quindi non sul prodotto, le legende delle tabelle; molto interessanti sono ad esempio quelle delle uova o delle scatole di fagioli.
    Le quote lattee: nel 1984, il ministro dell'agricoltura Pandolfi, dichiarò 84 milioni di prodotto contro i 110 veritieri; fate le differenze.
    I costi; un'azienda agricola vende/deve vendere alla ditta di raccolta il latte a circa 40 cent, al pubblico circa un euro. In germania un'azienda agricola vende al pubblico a 40 cent, al supermercato/LIDL ad esempio 50 cent.
    Vogliamo continuare?

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  14. Pimpinella mi devi correggere il commento: ho scritto invece di analisi!!!!!!

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  15. @Fasti ahahahha ho visto l'errore ma non posso modificarlo posso solo eliminare il commento nelle mie impostazioni. Ma quante cose sai??? potresti fare la giornalista !! Ciao e buon sabato, Nik

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